Cosa significa fare prospecting?

Quando si sente parlare di prospecting nell’ambito marketing si fa solitamente riferimento all’attività di ricerca di individui o aziende che siano potenzialmente interessate per i prodotti e servizi offerti. In sostanza si individuano persone o aziende che vengono considerate alla stregua di potenziali clienti che possono diventare in futuro clienti veri e propri. Trovare dei contatti caldi (più che interessanti) all’interno di un database è possibile se prima si è fatta una campagna di lead generation come si deve. Ma che cosa intendiamo con questa espressione?

Che cosa significa generare lead

La generazione dei lead è un insieme di tecniche di marketing che permettono all’azienda di generare potenziali contatti e, di conseguenza, di attirare persone che siano realmente interessate a beni o servizi. In sostanza attraverso questa attività sarà possibile acquisire nuovi clienti e anche costruire delle relazioni di fiducia in modo da fidelizzarli e fare in modo che diventino clienti abituali che, ogni mese o ogni settimana, raccolgono informazioni su prodotti e servizi offerti. Gli strumenti ideali sono i social, l’email marketing e i sito web ottimizzati, e si tratta di strumenti che hanno anche modificato in profondità anche il modo di procedere agli acquisti da parte dei clienti.

Le attività di prospecting: cosa sapere

Abbiamo già detto che quando si parla di prospecting si parla di attività di ricerca di potenziali clienti. Tramite il prospecting in sostanza si trovano utenti che non sono ancora clienti ma che potrebbero diventarlo in futuro. Quando si parla di prospect, ad esempio, si fa riferimento a persone che teoricamente fanno parte dei potenziali clienti di una determinata azienda ma con cui, al momento, non sono ancora state create interazioni. Un prospect quindi è un po’ un potenziale cliente e il prospecting è l’insieme di strategie e azioni che portano a individuare persone o aziende potenzialmente interessate. Il lead invece è ugualmente un potenziale cliente ma non è semplicemente individuato dal punto di vista teorico in quanto ha già manifestato in passato interesse per marchi, prodotti o servizi di un certo settore. Il prospecting dunque significa “prospezione” e riguarda la ricerca di nuovi potenziali clienti. Dobbiamo dunque definirla come una attività di primaria importanza per le aziende che necessità di metodo e impegno e anche dell’accesso a determinati dati e strumenti. Nelle aziende abbiamo figure specifiche che si devono occupare del prospecting come ad esempio analisti o inside sales.

L’importanza di avere una lista prospect

Se fin qui abbiamo parlato di che cos’è il prospecting e cercato di capire a che cosa serve, ora vedremo in che modo è possibile creare una lista prospect. La compilazione di un elenco di potenziali prospect dovrebbe essere il primo step. Per lista prospect si intende un elenco che comprenda i nomi di aziende e contatti che possono essere potenzialmente interessati a determinati prodotti o servizi. In questo modo con la lista prospect metteremo in condizione di venditori di conoscere chi sono i potenziali clienti e quindi di scegliere da chi partire per aumentare le vendite (a proposito di vendite, questo articolo di superoffice sulle strategie di prospecting può fornire degli spunti interessanti). Inoltre per essere davvero utile ed efficace una lista prospect dovrà anche essere adattabile senza problemi ad ogni venditore. Il modo migliore per fare prospecting è quindi creare una vera e propria strategia così da coordinare gli sforzi compiuti e incanalarli verso obiettivi concreti.

In conclusione possiamo dire che fare prospecting significa fare campagne e progettare azioni al fine di attirare contatti che diventeranno prima prospect e poi clienti a tutti gli effetti. La campagna viene definita dall’insieme di più contatti con un prospect laddove il primo contatto potrebbe avvenire anche via Social o email personale. L’obiettivo di ogni campagna prospecting dovrebbe essere quello di fornire valore a ogni connessione utilizzando una vasta gamma di strumenti che comprendono email, lettere cartacee o telefonate.

Considerare il luogo di residenza

Per capire a quanto ammonti la quota GB a cui fare affidamento nella scelta dell’offerta mobile dobbiamo considerare anche il luogo di residenza. Il motivo? In Europa dove la copertura Adsl e Fibra è in continuo aumento quasi tutti dispongono di una connessione in casa e quindi potrebbero anche far a meno di tanti Giga o di Giga senza limiti nella propria offerta mobile. Al contrario, ci sono zone dove lo smartphone rappresenta anche l’unico punto di accesso a internet, si pensi ad esempio all’India (14,6 Gb di dati in media consumati da ogni utente) o dai paesi del Golfo come Arabia Saudita, Qatar e Bahrain (18,4 Gb in media). In Europa e Stati Uniti è quindi del tutto normale che la quota di Gb consumati al mese con lo smartphone sia decisamente inferiore. Anche in Occidente comunque sta aumentando la diffusione di router mobili a banda larga che forniscono connessioni Wi-Fi casalinghe sfruttando i dati mobili e non le connessioni via fibra o cavo. Se facciamo una considerazione globale però, emerge come ancora oggi il traffico dati mobile rappresenti qualcosa come il 95% del consumo effettuato con smartphone.

Considerare l’uso che si fa di internet

Uno dei modi migliori per comprendere di quanti Gb di traffico dati abbiamo bisogno ogni mese è cercare di capire per che cosa intendiamo usare internet. Se, ad esempio, utilizziamo la connessione a internet unicamente per controllare la posta elettronica o per usare qualche app di messaggistica, allora non avremo necessità di attivare offerte che prevedono un grande numero di Gb al mese. Viceversa se usiamo internet tutti i giorni per lavoro o per giocare avremo sicuramente necessità di attivare offerte con almeno 150 Gb al mese. Detto in altre parole chi fa un uso leggero di internet potrebbe accontentarsi di un’offerta con 50 gb al mese.

A chi convengono le offerte con Gb senza limiti?

Le persone che fanno un uso molto intenso di internet, come già accennato, dovrebbero orientarsi su offerte che prevedono minimo 150-200 Gb o Giga in versione “open bar”. Quelli che utilizzano la connessione dati in modo molto intenso dovranno puntare su offerte in grado di garantire sempre l’accesso a internet in mobilità. Ci sono anche offerte con giga senza limiti ma solo per alcuni servizi o app, si pensi ad esempio ai social network o alle app che consentono di ascoltare musica. Prima di attivare un’offerta che prevede giga versione “open bar” sarà opportuno controllare le condizioni di utilizzo che vengono fissate dall’operatore. In alcuni casi infatti proprio l’operatore potrebbe bloccare la navigazione qualora l’utente non dovesse rispettare le condizioni contrattuali. Solo per dare un’idea di quanti gb di traffico dati si spendono guardando un film sulle piattaforme streaming più diffusi, si pensi che il consumo potrebbe arrivare anche a 3 Gb all’ora (in HD). Ne consegue che chi intende utilizzare il traffico dati per guardare film con lo smartphone dovrebbe orientarsi su offerte che prevedono Gb illimitati o comunque una quota importante.

Di Patrick